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Come persi la mia verginità (Parte 2)


di Membro VIP di Annunci69.it t1
02.08.2021    |    1.194    |    25 9.9
"Ma subito mi liberai da tutti i miei preconcetti e decisi di vivere anch’io appieno la mia omosessualità..."
Dopo il nostro coming out, Max non fece più battute sui gay e le sue pacche sul mio culo divennero dolci e sensuali carezze. Sul lavoro ci lanciavamo, sempre di nascosto, dolci occhiate e quando eravamo soli, ci concedevamo baci ed abbracci infiniti. Ero felice di partire in vacanza con lui e vivere liberamente il nostro rapporto. L’idea di perdere la mia verginità mi faceva sempre meno paura perché sentivo in Max tanta dolcezza, ma anche tanta esperienza che mi avrebbe permesso di concedermi a lui senza tanto dolore (che poi, alla prova dei fatti, si è dimostrato più psicologico che fisico).

Finalmente partiamo per le vacanze. Le mie le prime e vere vacanze gay. Da un lato ero felice ma dall’altro avevo un certo timore visto che questo mondo era stato sempre descritto come brutto e soprattutto peccaminoso (eh, la morale cattolica!).

Arrivato sull’isola, agli inizi mi fece una sensazione strana vedere così tanti uomini che camminavano per strada abbracciati, che si baciavano liberamente, si accarezzavano e si toccavano in spiaggia. Ma subito mi liberai da tutti i miei preconcetti e decisi di vivere anch’io appieno la mia omosessualità. Mi piaceva un casino girare in pubblico abbracciato a Max ed essere baciato mentre altri uomini ci osservavano. Questo mondo mi piaceva.

Sentivo che era il mio nuovo mondo, la mia nuova vita. Ma mancava ancora un passo per questa completezza: concedere la mia verginità a Max.

La cosa fu lenta e dolce. Come prima cosa mi fece rilassare riempiendomi di baci, carezze e parole dolci sussurrate nell’orecchio. Sentivo che sarebbe arrivato il momento! Poi, Max mi fece mettere un po’ di lubrificante sul suo dito. Lo spalmò con dolcezza sul mio sfintere che, a differenza delle esperienze passate, era molto rilassato. Presto il dito entrò in me senza che sentissi il minimo dolore.l. Dopo aver lavorato per un po’ il mio sfintere, ecco il secondo dito di Max!!! Sensazione bellissima. Sentivo che mi stava aprendo e dilatando sempre di più. Non ricordo quanto tempo ha giocato con le sue dita che, da tre, passarono a quattro. Quello che ricordo è che gemevo a più non posso e che imprecavo Max di finalmente entrare in me con il suo bellissimo cazzo. E così fu. Sentii un piccolo dolore iniziale che poi si trasformò in immenso piacere. Sentivo il cazzo di Max muoversi prima dolcemente e poi più velocemente. Tutti e due che ansimavamo dal piacere. Finché lui esplose dentro di me. Per la prima volta in vita mia provai il piacere di sentire colare dentro il mio culo la sborra calda.
Con Max passai una vacanza bellissima. Tanto sesso e poca spiaggia.

Grazie a lui ora sono felice di essere quello che sono e di aver scoperto questo fantastico mondo dell’omosessualità.

Grazie Max: sei stato la mia nave scuola !
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